Questo corso nasce per condividere un’esperienza fantastica che ho fatto tre anni fa.
È semplicemente passare il mio lavoro ad altri che potranno farne l’uso che vogliono. Perché ho lanciato un’idea in classe, ho visto che funzionava e questo mi ha fatto capire che di poesia non sappiamo tutto, ma che c’è ancora tanto da scoprire.
Perché proprio la poesia?
Perché la poesia è il linguaggio più vicino ai bambini. È parola essenziale, scarnificata di ogni orpello e retorica. È ciò che di più autentico racconta e descrive. Erroneamente tanti pensano che sia un linguaggio troppo alto…Al contrario! I bambini non fanno nessuna fatica a scrivere poesie se fin da piccoli sono abituati ad ascoltarle e a giocarci.
Che cosa è la Poesia?
La poesia non si definisce, si fa.
Poesia è dare una “stanza”, un corpo, un luogo ai nostri pensieri, ai nostri gesti, alle nostre emozioni, alle nostre paure… usando una lingua diversa da quella abituale, una lingua che si fa immediatamente immagine, una lingua coraggiosa che rompe ogni barriera. La poesia non è qualcosa di astratto.
La poesia è qualcosa di molto concreto. (Perlaparola, Chiara Carminati, pagg. 20-24)
Fin dalla classe Prima è importante dare alla Poesia un suo momento, una collocazione all’interno dell’orario scolastico settimanale.
Perché fare poesia a scuola?
Fare poesia è lavorare sulla parola,è lavorare su noi stessi attraverso la parola, è conoscere noi stessi attraverso la parola, è scoprire il potere che ha la parola, è dare voce a tutti in eguale misura, è abbattere le barriere del giudizio, è eliminare la distanza tra noi e gli altri, è motivare alla lettura, è imparare a scrivere vincendo la paura del foglio bianco.
In che modo fare poesia a scuola?
Si può fare poesia a scuola in molti modi. Io programmo di anno in anno un laboratorio, che non è altro che un progetto all’interno delle ore di Italiano con obiettivi della programmazione e attività ben precise, a cui viene dedicato uno spazio settimanale di 2 ore. Con i più piccoli, che non sanno leggere e scrivere, getto intanto le basi attraverso l’ascolto. Leggo ogni giorno in modo gratuito, oltre a racconti, fiabe e libri di narrativa, poesie e filastrocche. Il puro piacere della lettura e dell’ascolto si trasforma pian piano in una efficace strategia didattica. I piccoli le imparano subito a memoria. Poi ne scriviamo una collettiva e la illustriamo a disegni. È la nostra prima poesia.
Che cosa s’intende per “laboratorio di poesia ”?
S’intende uno spazio in cui ciascuno sperimenta
- Ascolto
- Non giudizio
- Condivisione
Solo in un ambiente non giudicante, ci sarà quello spazio di libertà dove ascoltarsi ed ascoltare. Questo è molto importante.
- Ascolto. Stare dentro noi stessi in quel preciso momento e accogliere tutto, senza voler capire ad ogni costo.
- Non giudicare è accogliere e rispettare ogni parola, gesto, voce, espressione che vengono da noi stessi e dagli altri. È non stare dentro le categorie “bello-brutto/giusto-sbagliato/mi piace-non mi piace…”. Ciò non significa non correggere eventuali errori. Ma questo avviene in un secondo momento, quando si è creato un ambiente di completa fiducia, apertura e rispetto.
- Condividere è aprirsi a dare e a ricevere. La condivisione non si impone. C’è libertà assoluta. Non c’è nessuna valutazione.
Soltanto la parola “grazie”.
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